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The Heroin Diaries. Il consumo di droga e la fama.


Prima degli anni '60, l'unico morto e risorto era Gesù. Dal 1960, però, le cose cambiarono un po'. Lo spirito santo divenne l'Adrenalina sparata nel cuore, e l'epopea di un ideale romantico era l'essere stramazzati a terra con una bella overdose da Eroina.

Ogni ragazzo con sogni di trasgressione rischiava di sognarsi come Mia Wallace (Pulp Fiction) con un rivolino di sangue dal naso e un appeal non troppo diverso dai due drink pestati del sabato sera. Ma la realtà è che l'eroina trasportava tutti in uno scarico del gabinetto, forse davvero più vicino a Trainspotting o Slc Punk. Tutto bello, dal fuori. Tutto romantico e strappacuore, tutto ammirevole e quasi degno di invidia.. ma segno di sofferenze e mutilazioni in chi cerca di uccidersi silenziosamente, sperando che in Paradiso faccia solo un po' meno male.

Torniamo a Los Angeles. Torniamo ad un uomo che tutto pare fuorchè infelice: Nikki Sixx. Nikki Sixx suona nei Motley Crue, è un uomo alto, eccentrico, discretamente folle. Questo implica, tra le tante cose, vagonate di soldi, agi, pornostar, altri agi, altre donne, altre cose. E folle urlanti ad ogni concerto.

Nikki Sixx, nel libro "The Heroin Diaries" lascia poco spazio alle beltà di tutto ciò che per lui era una prigione e una valigia piena di soldi per permettersi di morire in modi ancora più assurdi. Ma anche a fronte di tutto ciò che aveva? Sì, o forse dovremmo dire "soprattutto".

 

L'Eroina e l'infanzia

E' di notevole interesse psicologico la relazione che si stabilisce nel concreto tra eroinomane e droga è a tutti gli effetti una dipendenza, che quasi si configura come dipendenza affettiva.

Diversi studi hanno evidenziato quanto in realtà la dipendenza da droghe si possa ricercare già in un quadro di dipendenza affettiva e privazione materna che si vede nell'infanzia. Più specificamente il quadro si configura non solo con queste due variabili, ma si include anche la variabile musica. Al contrario di quanto si può immaginare, la variabile non include il tipo di musica, ma la presenza o meno di un interesse concreto nel panorama musicale di riferimento. Questo, ragazzi miei, significa che la musica può essere utilizzata come alto coadiuvante terapeutico nell'esplorazione e nella terapia volta a comprendere e aiutare chi è caduto nella trappola.

Torniamo a Nikki Sixx.

Da bambino, a soli 4 anni, rimane senza padre. La madre per gli spostamenti lavorativi lo parcheggia dai nonni e da lì la vedrà poche e saltuarie volte, configurando tutto ciò come niente meno che un abbandono emotivo condito giusto con qualche busta di zucchero nei cheat day.

L'introduzione di Sixx alla droga avvenne già nella prima adolescenza, quando poco più che bambino si era già fatto conoscere per vandalismo, spaccio e difficoltà caratteriali.

L'eroina è, per effetti, la droga a più alto tasso di tossicità e dipendenza, ma da sempre decantata e ammirata nel mondo del rock per i suoi effetti devastanti.. spesso mortali.

E' a causa della dipendenza altamente invalidante e del rischio di trasmissione di malattie gravi (vedasi, ad esempio, HIV da contatto con aghi sporchi) che molti non ne uscirono indenni, e, anzi, fu proprio Nikki Sixx a portare sulle spalle il senso di colpa di aver "ucciso" un amico iniziandolo all'uso di droghe, che lo porteranno poi alla morte non molto tempo dopo.

“You know, it's pretty easy reading this book to see why I was angry and confused for all those years. I lived my life being told different stories: some true, some lies and I still don't know which is which. Children are born innocent. At birth we are very much like a new hard drive - no viruses, no bad information, no crap that's been downloaded into it yet. It's what we feed into that hard drive, or in my case "head drive" that starts the corruption of the files.”

"Sai, è abbastanza facile leggere questo libro per vedere perchè fossi arrabbiato e confuso in tutti questi anni. Ho vissuto la mia vita sentendo diverse storie: alcune vere, alcune false e non so ancora quali siano quali. I bambini nascono innocenti. Alla nascita siamo come un disco rigido nuovo - niente virus, niente informazioni sbagliate, niente cazzate in download. E' ciò che ci mettiamo in quel disco rigido - o nel mio caso "disco mentale" - che inizia a corrompere i files"

 

L'Eroina, il Rock e la depressione

Non è difficile immaginare il passato tormentato e burrascoso di molti esponenti del rock e del metal. Una rivolta portata avanti con aspetto estetico fuori dalle convenzioni, disordine sociale e strutturale, abuso di droghe e spesso testi trapelanti insoddisfazione, rabbia, violenza e disobbedienza.

Ma per quali motivi un

personaggio di successo dovrebbe drogarsi, trovarsi a rischiare la propria vita con droghe tutt'altro che leggere mentre - economicamente - gode di stabilità? La risposta la si trova nel successo. Quanti tra chi ha vissuto una vita simile a quella di Nikki Sixx - sempre per prenderlo ad esempio - ce l'ha effettivamente fatta, tra successo, gloria e denaro? Quasi nessuno.

Ben cosciente del rischio di inimicarmi molti, le droghe come l'eroina non lasciano scampo, e per Sixx il benessere economico è stato prima il tracollo e infine la salvezza. Per intenderci, un povero umano "normale" non avrebbe avuto sufficienti fondi per arrivare ad un tracollo tanto veloce, ma non ne avrebbe a sua volta avuti abbastanza per tirarsi fuori dalla melma quando si fosse accorto di trovarsi in sabbie mobili senza funi per salvarsi.

Per Zoja, infatti, l'abuso di droghe può facilmente correlarsi alla depressione, una bestia nera che ricorda al mondo quanto - come nel caso di Nikki Sixx - non si è mai realmente venuti al mondo. E quindi ci si uccide, forse per rinascere, forse nel delirio da sostanze che ci fa credere che la seconda opportunità appartiene a chi ha i soldi per comprarsi un defibrillatore o una dose portatile di adrenalina corredata a qualche maggiordomo con le abilità per bucarti lo sterno e pugnalarti il cuore con la siringa. E, accidenti, è vero. Anche se, in realtà, muoiono tutti. I ricchi&famosi, semplicemente, un poco di meno.

Thanks God I'm Rich

E' così che funziona. Quando hai la fama per comprarti dosi da cavallo di droghe sintetiche e schifezze che resusciterebbero in carne pure Caligola, hai i soldi per provare a salvarti la pelle quando è troppo tardi. O, per lo meno, per investire in un miracolo.

Ecco la fama, la dannata fama che ha procurato agli sciagurati investitori dei soldi sufficienti a riempire di farina le ville sul Sunset Boulevard, diventare lo sprone per salvarsi. I fan che acclamano alla sopravvivenza del tormentato rocker, le case discografiche che fanno pressione, i pusher che ricompaiono e si dileguano alla stessa velocità delle nubi temporalesche.

La droga non porta alla fama, nè la fama porta alla droga. Esistono meccanismi psichici più complessi che determinano la predisposizione all'essere soggetto a dipendenze, sia a livello organico che a livello inconscio, a seguito di vissuti famigliari, sociali e di emarginazione che scolpiscono la personalità di una persona. L'avere più soldi e più visibilità diventa "solo" un ponte per arrivarci più velocemente.

 

Ma l'Eroina rende realmente più creativi e produttivi?

Se la domanda sottende un "ma se mi strafaccio di droga posso diventare un genio della creatività e generare un nuovo the wall de noaltri?" la risposta è chiara e inesorabilmente crudele: NO.

Esistono psicopatologie - un esempio è il disturbo Bipolare - con una alta comorbidità con l'abuso di sostanze. Questo significa che - in percentuale - chi soffre di questa problematica ha più probabilità di sviluppare una dipendenza da droghe. Che, ahimè, ne ovattano i sintomi solo apparentemente, rendendo invece il passaggio da un "polo" all'altro molto più violento, lasciando la libertà all'episodio maniacale di prendere il controllo delle nostre percezioni, rendendoci quindi "vittime" di una errata percezione delle nostre intuizioni, che, paragonandole con una valutazione di intensità, passano da 30 a 100: una idea carina diventa l'idea del secolo. L'estro creativo si coltiva, a volte di ha come talento, ma si libera non grazie all'uso di droghe, bensì grazie all'abbassamento di "inibizioni" personali. L'abbassamento di tali inibizioni lascia spirito libero alle intuizioni, alle idee più disparate e più strambe, non avendo più un filtro che determini "fin dove ci si può spingere". Chiariamo quindi che non è l'utilizzo di droghe ad aiutare nè spingere un artista al successo, quanto piuttosto può determinarne la fama da "bad boy" a carriera già avviata. L'Eroina, così come altre droghe, non sono "droghe romantiche" come erroneamente tramandato negli anni 80 e 90, sono droghe disperate, droghe che alterano lo stato mentale e fisico al punto da ridurre a nulla più che uno scheletro con pensieri sconnessi e spesso non felici, sono droghe che non servono per dimenticare, ma per ravvivare le ferite che hanno portato sulla strada più mortale che si possa intraprendere.

6 febbraio 1987 Fuori diluvia. Sono solo ancora una volta, seduto accanto a quest'unica candela... la penna in mano, cerco di stare lontano dagli stupefacenti. Non riesco a fermarmi. Sono strafatto ma ancora non riesco a darci un taglio... Penso che non riuscirò mai a smettere definitivamente con le droghe. Credo che sia il mio destino finale. Sarò ricordato come il tizio che aveva tutto e l'ha perso perché non è riuscito a fermarsi in tempo... o solo come l'ennesima rockstar morta. Cadendo sul tetto, la pioggia crea un ritmo stupendo. È ipnotico. Stare qui seduto mi riporta alla mente quand'ero bambino, e stavo sdraiato sul letto ad ascoltare la pioggia, e mi chiedevo dove fosse la mamma e se sarebbe tornata a casa. Quella tristezza la sento ancora, è così pungente... Tutti pensano che io sia una persona dura come l'acciaio. Se solo sapessero.

 

Per chi volesse saperne di più:

  • Gomart, Emilie, and Antoine Hennion. "A sociology of attachment: music amateurs, drug users." The Sociological Review 47.S1 (1999): 220-247.

  • Duterte, Micheline, et al. "Tragic beauties: heroin images and heroin users." Contemporary Drug Problems 30.3 (2003): 595-617.

  • Winstock, A. R., P. Griffiths, and D. Stewart. "Drugs and the dance music scene: a survey of current drug use patterns among a sample of dance music enthusiasts in the UK." Drug and alcohol dependence 64.1 (2001): 9-17.

  • HONG, Han-lin, Ya-ling SU, and Jin HUANG. "Clinic efficacy of Music assisted Therapy during Detoxification of Heroin Addicts [J]." Chinese Journal of Drug Abuse Prevention and Treatment 5 (2007): 008.

  • Sordo L. et alter, 2012, Depression among regular heroin users: the influence of gender, Addictive behaviours, vol. 37, pp. 148-152.

  • Zoja, Luigi. Nascere non basta: iniziazione e tossicodipendenza. Vol. 45. Cortina Raffaello, 1985.

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